I timbri di Collettoria Postale

Al collezionista di cartoline a soggetto speleologico sarà capitato di trovare, sui documenti postali più antichi (in particolare sulle Grüss Aus austriache e su quelle del primo periodo di Amministrazione italiana del nostro territorio), dei timbri di forma rettangolare con indicata la località da cui è stata spedita la cartolina che, però, non corrispondevano a quella indicata dal timbro rotondo sul francobollo. I timbri rettangolari non sono dei Cachet della località ma sono dei veri e propri timbri postali.
Questi timbri rettangolari appartengono ad una Collettoria Postale, ovvero un Ufficio Postale di categoria inferiore che aveva il compito di raccogliere la corrispondenza di una certa località e di inoltrarla al più vicino Ufficio Postale.
Ciò spiega perché sul retro troviamo il timbro di Collettoria (testimonia l'attestazione di inoltro) e sul francobollo quello del più vicino Ufficio Postale (testimonia la spedizione del documento).
Nel capillare ed efficiente sistema postale dell'Impero Austro-Ungarico, l'Ufficio di Collettoria era praticamente presente in tutti i paesi dove c'era un consistente nucleo di abitanti e nelle località dove il flusso turistico era rilevante, luoghi che però erano privi di Ufficio Postale.
Tale situazione ha permesso di avere, in gran numero, documenti postali attestanti l'uso della Collettoria in località frequentate dal turismo "speleologico"; tra le località interessate le principali furono le Grotte di San Canziano e la Grotta di Castel Lueghi.